Si abbina spesso il concetto di banco o simili con il pericolo di Scoliosi o altre patologie nella crescita del bambino.Quali sono le situazioni e le circostanze che possono rendere concreti questi rischi ?

La posizione seduta provoca nel bambino le stesse conseguenze, esaltate per l’intensità, che provoca negli adulti. La colonna vertebrale non è infatti progettata per restare a lungo in posizione seduta, cioè la colonna piegata in avanti, con una inversione della normale curvatura che tutti hanno nella parte bassa della schiena, la lordosi.

Questo provoca sofferenza delle strutture, che richiedono un sollievo tramite il cambio di posizione frequente, sia per non riportare dei piccoli danni, sia per non andare incontro ad una vera e propria “asfissia” da carenza di ossigenazione. Il bambino traduce tutto questo in irrequietezza ed in posizioni scomposte, che altro non sono in realtà che il tentativo (più frequente nel bambino che nell’adulto solo perché la resistenza è minore) di dare sollievo alle proprie strutture.

Quindi, l’essere scomposto o il non star fremo non è, nella maggior parte dei casi, da imputare al bambino, ma alle richieste fisiologicamente non corrette che gli facciamo. Se la classe diventa irrequieta, fateli alzare e girare intorno la sedia: tutti dopo saranno più calmi perché la colona avrà avuto un sollievo e più attenti perché si saranno distratti un po’. Inoltre, vietato far saltare l’intervallo o farlo in classe da seduti; bisogna fare camminare i bambini almeno ad ogni cambio dell’ora, meglio ancora ogni 30-40 minuti.

Tutto questo riguarda il mal di schiena ed il benessere di questa struttura in accrescimento: per quanto riguarda invece la scoliosi, non esiste banco che la provochi. Solo il dorso curvo può riconoscere una causa in una esagerata sproporzione tra il banco e la sedia che provochi una posizione a lungo flessa in avanti: ma lo stesso accade per i “secchioni”, che restano troppo a lungo piegati sui libri.

Esistono per la medicina ortopedica “malattie da scuola” ?

No. Esistono solo posture corrette o scorrette, e soprattutto la mancanza di movimento.

Sono corretti per l’ergonomia gli standard UNI attuali delle aziende costruttrici ?

Queste dimensioni sono certamente adeguate dal punto di vista ergonomico.

L’ergonomia moderna insegna però che non può esistere una sedia o un banco che da solo garantisca di evitare problemi. Tutti gli strumenti possono essere usati bene o male: se abbiamo la sedia ergonomica migliore,il banco meglio progettato e non sappiamo usarli correttamente, allora non risolveremo mai i problemi. Quindi è centrale il ruolo di esperti che educhino al loro corretto uso.

E per quanto riguarda lo zainetto scolastico è veramente un problema per i ragazzi che vanno a scuola ?

A questo proposito ci sono varie opinioni. Da una parte è vero che la colonna è una struttura che è in grado di sopportare, in condizioni normali, pesi elevatissimi. Dall’altra si è dimostrato che, in prima media, i ragazzi portano zaini il cui peso mediamente è il 20% del loro peso con punte settimanali del 30%. Vuol dire per un adulto di 80 Kg, 16 Kg tutti i giorni, e 24 Kg una volta la settimana. Ciò può provocare mal di schiena.

Cosa si può fare ?

In attesa di ulteriori chiarimenti, si possono concordare strategie con gli insegnanti, tipo la condivisione del materiale con il compagno di banco, o l’uso di appositi armadietti scolastici, o indicare con assoluta precisione che cosa serve veramente per la lezione successiva, perché spesso per non sbagliare portano materiale doppio.

Contemporaneamente occorre insegnare ai ragazzi l’uso corretto dello zaino:

Come scegliere lo zaino:

  • Con uno schienale rinforzato per permettere una corretta distribuzione del peso sulla schiena.
  • Con una maniglia per poterlo trasportare anche a mano
  • Con una cintura addominale per farlo ben aderire alla schiena

Come riempire lo zaino:

  • Evitare di riempirlo con materiale inutile
  • Partendo dallo schienale, introdurre per primi i libri più pesanti
  • Chiudere sempre l’apertura a soffietto anche quando non serve

Come regolare lo zaino:

  • Bretelle pari per evitare che il peso non sia ben distribuito
  • Stringere le bretelle per evitare che lo zaino scenda a livello dei glutei

Come indossare lo zaino:

  • Appoggiare su un ripiano e flettere le ginocchia

Come trasportare lo zaino:

  • Portarlo su entrambe le spalle
  • Se non è troppo pesante, alternare il trasporto a mano con la maniglia
  • Usare la cintura addominale
  • Nei tragitti in autobus poggiarlo a terra

Cosa non fare con lo zaino:

  • Non sollevarlo troppo velocemente
  • Non correre con lo zaino in spalla
  • Non tirare i compagni per lo zaino

Questi consigli possono sembrare perfino banali. Ma sono gesti quotidiani che se non effettuati in modo corretto possono creare grossi problemi allo sviluppo della colonna vertebrale.